Il significato che il termine Coscienza ha nella filosofia moderna e contemporanea è quello di un rapporto dell’anima con se stessa, di una relazione intrinseca all’uomo “interiore” o “spirituale”, per il quale egli può conoscersi in modo immediato e perciò giudicarsi in modo sicuro e infallibile.
In psicologia la coscienza, ovvero la consapevolezza degli eventi mentali, non è facile da definire. Due delle sue funzioni sono evidenti: la coscienza tiene sotto controllo l’individuo e l’ambiente e controlla i pensieri, i comportamenti, i ricordi, sensazioni, vissuti ancestrali, unione e dissoluzione del proprio esserci, presenza che si concretizza nell’attimo in cui noi poniamo l’attenzione sulla consapevolezza di trovarci qui, in questo determinato momento, nell’ hic et nunc delle cose.
“La coscienza non è una cosa tra le cose, ma è l’orizzonte che contiene ogni cosa” affermava Husserl.
La coscienza è l’unione tra anima, corpo e mente che insieme formano la nostra totalità. Unione con il resto del creato senza il quale la nostra esistenza non sarebbe possibile. Siamo un Tutto interagente… siamo fusione... siamo...
Siamo Tutti UNO con il Tutto
L’uomo appartiene alla natura, non può osservarla dal di fuori, poiché ogni atto di osservazione la modifica e la plasma. Eppure ci ostiniamo a ricercare e ad analizzare come ente a sé, come fenomeno oggettivabile, ciò che in verità appartiene non solo a noi esseri umani, ma all’intera realtà.
Non a caso, oggigiorno, il lavoro di ricerca sullo spettro della coscienza viene attuato partendo da ciò che è dimostrabile empiricamente e procede dal presupposto che la mente cosciente sia il risultato dell’attività biologica dei neuroni celebrali. La ragione di questo sta nel fatto che molti scienziati considerano la coscienza come il prodotto manifesto di processi elettrochimici che avvengono nel nostro cervello.
Eppure la coscienza non è semplicemente il risultato di reazioni molecolari e di processi chimici, ma è il nucleo essenziale della natura, è sua essenza, è ciò che i fisici quantistici chiamano Campo Unificato - la teoria che unifica tutte le forze fondamentali presenti in natura, cioè, la forza di interazione debole, la forza di interazione forte, la forza elettromagnetica e la forza di gravità - presuppone l’esistenza di un singolo campo di intelligenza alla base di Tutto: mente e materia, essenza e concretezza. Questo campo è immateriale perché è pura coscienza, energia vibrante che permea il Tutto e che ci mette in rapporto spirituale con ogni cosa presente nell’universo.
“L’UNO si ritrova nei molti, e i molti sono infinite sfaccettature dell’UNO.” F. Schelling
Il punto essenziale è che per tutto il creato esiste una unica fonte energetica.
Con la scoperta del campo unificato, il cosiddetto campo della superstringa, siamo in grado di comprendere che la vita è fondamentalmente ‘Uno’. Alla base della diversità della vita c’è ‘unità’.
“Ad un livello molto profondo la materia e la coscienza sono completamente inseparabili e interconnesse, proprio come in un videogame, il giocatore e lo schermo sono uniti dalla partecipazione in un processo comune. In questa visione, la mente e la materia sono due aspetti di un unico tutto e non sono più separabili di quanto non lo siano la forma e il contenuto. A livelli molto profondi la coscienza dell’umanità è una. Questa è una certezza virtuale perché anche nel vuoto la materia è una, e se noi non vediamo questo, è perché siamo ciechi di fronte a questa realtà…”
“Tutta la materia origina ed esiste solo in virtù di una forza, che porta la particella di un atomo allo stato vibrazionale, e che tiene assieme questo piccolissimo sistema solare dell’atomo. Dobbiamo assumere, dietro a questa forza, l’esistenza di una mente cosciente e intelligente. Questa mente è la matrice di tutta la materia.” Max Planck
l Mistero Della Coscienza – Che Cos'è la Realtà?