Se una bugia viene ripetuta più e più volte si finirà per credere che sia la verità.
Non esistono
alimenti “buoni” o “cattivi”, né alimenti “miracolosi”
Ed invece molti dei
falsi miti sull’alimentazione si basano su questa semplicistica ed
irrealistica dicotomia tra alimenti, spingendo a dimenticare che è
solo la dieta -intesa come alimentazione e stile di vita- nel suo
insieme a fare la differenza per la salute. Per questo, ciò che
conta davvero è che gli alimenti consumati ogni giorno siano vari,
assunti nella giusta quantità e con la frequenza di consumo
appropriata.
Le proprietà
antitumorali o antidiabetiche, dimagranti o antinfiammatorie riferite
a particolari alimenti o famiglie di alimenti, anche se dimostrate
scientificamente da studi e ricerche, riguardano solitamente
particolari sostanze bioattive contenute al loro interno (non
all’alimento in sé) e in quantità generalmente impossibili da
raggiungere attraverso l’alimentazione.
Quando si dice, per
esempio, che il resveratrolo (flavonoide con potere antiossidante,
antinfiammatorio, antitumorale) è presente nella buccia dell’acino
d’uva e nel vino e previene le patologie cardiovascolari e
addirittura aumenta la durata della vita, in realtà quello che non
viene chiarito è che l’alimento ne contiene solo piccole dosi e
quindi bisognerebbe abbuffarsi di uva (o vino!) per poter raggiungere
il fabbisogno giornaliero.
Non a caso, molti farmaci e/o parafarmaci
sono costruiti in laboratorio proprio estraendo sostanze bioattive
dai vegetali/alimenti che le contengono, per poi essere rielaborate
sotto forma di “concentrati”.
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