Il coronavirus SarsCoV2 non sta mutando in modo significativo: come
segnala la rivista Nature, il confronto delle mappe genetiche di 104
ceppi, raccolti tra i malati e isolati in Cina da dicembre 2019 a
metà febbraio 2020, ha evidenziato che sono sono simili fra loro al
99,9%.
L’epidemia di
infezione da Coronavirus (ceppo 2019-nCoV) comporta la necessità di
aiutare le persone a rendere il sistema immunitario “attivo” e in
grado di rispondere adeguatamente alle infezioni da agenti virali.
I virus sono
microrganismi acellulari molto semplici, costituiti da una catena di
Dna o Rna, racchiusi in un involucro proteico protettivo privi delle
tipiche strutture cellulari e che per riprodursi hanno bisogno di
invadere una cellula ospite utilizzando i suoi meccanismi
replicativi.
I virus hanno
capacità di mutare impedendo al sistema immunitario di intervenire
prontamente attraverso i meccanismi della memoria immunologica, in
pratica dunque gli anticorpi prodotti per lo stesso virus possono
divenire inefficaci..
Rafforzare
le difese immunitarie
Rafforzare le difese
immunitarie è una necessità che scatta nel momento in cui qualcosa
le indebolisce, rendendo l'organismo della persona interessata più
suscettibile alle infezioni e ad altre problematiche.
Cosa indebolisce le
difese immunitarie?
Oggi, le cause
principali dell'indebolimento delle difese immunitarie sono: lo
stress, alcune patologie (es: raffreddore), l'uso smodato degli
antibiotici, svariati fattori ambientali (es: freddo, umidità,
cambio di stagione, eccessiva esposizione solare ecc.),
un'alimentazione impropria, l'inadeguato riposo notturno, la
sedentarietà, l'affaticamento fisico e l'avanzare dell'età.
Stress: le
condizioni che causano uno stress psico-fisico indeboliscono il
sistema immunitario, in quanto lo sottopongono a un maggior carico di
lavoro. Facendo un paragone, è come se lo stress affaticasse il
sistema immunitario affidandogli numerosi incarichi e quest'ultimo,
di conseguenza, divenisse meno efficiente.
Uso smodato degli
antibiotici: a livello intestinale, il corpo umano ospita batteri
particolari, con cui stabilisce un rapporto di simbiosi: in cambio
dell'ospitalità offerta dall'intestino, questi batteri - che nel
loro insieme sono detti flora batterica - garantiscono vari servigi,
tra cui: smorzare la proliferazione di quei microrganismi
potenzialmente patogeni presenti di norma in alcuni distretti
dell'organismo (es: Candida albicans) e modulare il sistema
immunitario intestinale.
L'uso smodato degli
antibiotici può impoverire la flora batterica, la quale, a quel
punto, non è più in grado di adempiere alle proprie funzioni. Da
ciò ne consegue che i microrganismi potenzialmente patogeni come
Candida albicans possono prendere il sopravvento e proliferare, e le
difese immunitarie proprie dell'intestino perdere di efficacia.
Sedentarietà e
inadeguato riposo notturno: studi scientifici hanno evidenziato che
le persone sedentarie e quelle che dormono meno si ammalano più
facilmente degli individui con una vita attiva e di coloro che
dormono 7-8 ore per notte.
Pertanto, i
ricercatori hanno concluso che vi sia un collegamento tra
l'indebolimento del sistema immunitario e fattori come la
sedentarietà e un riposo notturno insufficiente.
Alimentazione
impropria: per esempio, l'inadeguato apporto proteico compromette la
produzione e la funzionalità di quelle glicoproteine che
costituiscono una parte fondamentale del sistema immunitario.
L'età avanzata:
l'invecchiamento fa sì che gli organi immunitari produttori di
globuli bianchi siano meno efficaci. Purtroppo, è un destino che
spetta inevitabilmente all'organismo umano e contro cui è
impossibile opporsi in modo radicale.
https://www.my-personaltrainer.it/benessere/rafforzare-difese-immunitarie.html
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