Macchina del Tempo - Viaggi Temporali di Ronald Mallett
Può sembrare la
sceneggiatura di un film, eppure i fisici teorici studiano questi
scenari da almeno 50 anni, ed esistono complicati ed eleganti calcoli
matematici in grado di descriverli.
Secondo l’ultima
formulazione, appena pubblicata su “Physical Review X” da un team
dell’University of California a Davis, e della Griffith University
australiana, non solo gli universi paralleli esisterebbero davvero,
ma potrebbero persino interagire.
Secondo un nuovo
studio teorico apparso su arXIV, ripreso da Futurism e New Scientist,
nel contesto della teoria relativa agli universi paralleli, potrebbe
essere possibile viaggiare dalla linea temporale di universo alla
linea temporale di un altro attraversando un wormhole, ossia
un buco nello spazio-tempo.
I due fisici che
hanno realizzato la ricerca, Jacob Hauser e Barak Shoshany,
partono dal presupposto che se il viaggio nel tempo è possibile esso
porta in maniera inevitabile a paradossi non esplicabili.
Si pensi per esempio
al semplice paradosso del nonno, un paradosso che ha lasciato
perplessi i fisici fin da sempre.
Questo paradosso
potrebbe essere risolto prendendo proprio in considerazione la
possibilità di esistenza di universi paralleli, un’idea non certo
nuova per spiegare il viaggio nel tempo che questo studio pone però
sul tavolo sottolineando il fatto che non c’è bisogno per forza di
un numero infinito di universi, anche se sarebbe necessario un numero
che rimane comunque molto grande.
Come spiega Shoshany
a New Scientist, l’idea che i due fisici suggeriscono parte
dal concetto teorico secondo cui esistono molti universi paralleli
all’interno dei quali le cose e gli avvenimenti sono più o meno
gli stessi anche se ogni universo parallelo viaggia su una linea
spazio-temporale separata. Queste linee possono essere percorse anche
per viaggiare indietro nel tempo.
Linee temporali
multiple permetterebbero ad un ipotetico viaggiatore del tempo di
poter uccidere il proprio nonno e di non causare paradossi temporali
che potrebbero portare a conseguenze che neanche gli stessi fisici
potrebbero spiegare. La teoria dei due fisici prevede che qualsiasi
cambiamento viene apportato al passato è indipendente dalla storia
della linea temporale da cui viaggiatore del tempo proviene.
Come spiega un altro
ricercatore, Geraint Lewis dell’Università di Sydney, non
coinvolto nella ricerca, non si tratterebbe però di un vero viaggio
nel tempo: non avrebbe, per esempio, più senso tornare indietro nel
tempo e uccidere Hitler per evitare la seconda guerra mondiale se
questa guerra poi non si è svolta nell’universo da cui si è
giunti.
E ciò varrebbe
anche nel caso in cui l’universo da cui si è giunti sarebbe
sostanzialmente uguale all’universo in cui si è fatta la modifica
nel passato: basterebbe anche un solo atomo posizionato diversamente
rispetto all’universo di provenienza per etichettare l’universo
“modificato” come universo parallelo e distinto.
https://notiziescientifiche.it/viaggio-nel-passato-possibile-con-universi-paralleli-secondo-nuovo-studio/
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