“Le persone hanno del mondo migliaia di idee diverse, ma manca loro
quell’idea generale che permetterebbe di comprendersi l’un
l’altro e di determinare subito da quale punto di vista essi
intendono considerare il mondo. “È impossibile studiare un sistema
dell’universo senza studiare l’uomo. Allo stesso tempo è
impossibile studiare l’uomo senza studiare l’universo. L’uomo è
un’immagine del mondo. Egli è stato creato dalle medesime leggi
che crearono l’insieme del mondo. Se un uomo conoscesse e
comprendesse se stesso, conoscerebbe e comprenderebbe il mondo
intero, tutte le leggi che creano e che governano il mondo. E
inversamente, con lo studio del mondo e delle leggi che lo governano,
apprenderebbe e comprenderebbe le leggi che governano anche lui.
Come può l’uomo
essere indipendente dalle influenze esteriori, dalle grandi forze
cosmiche, quando è schiavo di tutto ciò che lo circonda? Egli è in
balia di tutte le cose intorno a lui. Se fosse capace di liberarsi
dalle cose, potrebbe anche liberarsi dalle influenze planetarie.
“Libertà, liberazione. Questo deve essere lo scopo dell’uomo.
Diventare libero, sfuggire alla schiavitù — ecco ciò per cui un
uomo dovrebbe lottare allorché è diventato, anche solo un poco,
cosciente della sua situazione. Questa è la sola via d’uscita per
lui, poiché nient’altro è possibile finché resta uno schiavo,
interiormente ed esteriormente. Ma non può cessare d’essere
schiavo esteriormente finché resta schiavo interiormente.
Così, per
diventare libero, deve conquistare la libertà interiore. “La prima
ragione della schiavitù interiore dell’uomo è la sua ignoranza,
e, soprattutto l’ignoranza di sé stesso. Senza la conoscenza di
sé, senza la comprensione del moto e delle funzioni della sua
macchina, l’uomo non può essere libero, non può governarsi e
resterà sempre uno schiavo, in balia delle forze che agiscono su di
lui. “Ecco perché, negli insegnamenti antichi, la prima richiesta
a chi si metteva sulla via della liberazione, era: ‘Conosci te
stesso’ “. Socrate
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