Come nacque nei Tedeschi la passione per il mondo del pallone?
Lezioni di sogni - Der ganz große Traum in tedesco - è un film tedesco del 2011 basato
sulla storia del professor Konrad Koch, importatore in Germania del
calcio, che introdusse tale sport in una scuola durante l'epoca
imperiale tedesca alla fine del XIX secolo.
Il film è stato
diretto da Sebastian Grobel e il protagonista è Daniel Brühl.
Nel 1874 Konrad Koch
arriva in una scuola tedesca (Martino-Katharineum, a Braunschweig)
per insegnare inglese. Per attirare l'attenzione dei suoi alunni,
insegnerà loro a giocare a calcio parlando in inglese. Questo gioco
otterrà lo scopo di far dimenticare ai ragazzi le differenze
sociali, la dura disciplina del sistema educativo tedesco dell'epoca
e diventerà, col tempo, una grande passione per tutti. I genitori
degli alunni non sono però d'accordo, e impediranno
continuamente ai ragazzi di giocare ostacolando il professore (Konrad
Koch)
Non è un caso che i
popoli latini, che della fantasia fanno la loro bandiera, siano
riusciti a estromettere nella graduatoria del miglior gioco espresso
i maestri inglesi, non è un caso che il Sudamerica, mescolanza di
etnie e popoli, abbia dato a questa disciplina quasi tutti i suoi
migliori giocatori.
Ma i Tedeschi, così
solidi e compatti, dunque come possono amare il calcio? Risponde alla
domanda questo piacevole film di Sebastian Grobler, in cui viene
narrata la storia di Konrad Koch, tedesco appassionato di cultura
inglese, che all'Università di Oxford, presso cui ha studiato,
conosce il nuovo sport inventato dai britannici.
Tornato in Germania
decide di introdurre questa disciplina tra i suoi studenti, un modo
originale per interessarli al paese di cui studiano la lingua,
finendo invece per far nascere in loro la grande passione per il
pallone.
Con uno sguardo
piuttosto evidente a L'Attimo Fuggente, la storia procede tra
le prevedibili ostilità di un corpo docente improntato al rigore
prussiano (siamo nella seconda metà del XIX secolo), un Preside
dalle idee innovative che sostiene non senza dubbi il suo giovane
insegnate, gli inevitabili dubbi e le perplessità, e a volte
l'aperta acrimonia, dei genitori dei ragazzi.
Una partita con una
rappresentanza inglese, alla quale assisterà una delegazione del
governo, farà scoprire ai rigidi teutonici quanto può essere bello
e appassionante quel nuovo sport, quanto può essere avvincente
vedere "22 uomini che rincorrono un pallone per 90 minuti"
e alla fine non sempre vince chi pensiamo sia il più forte.
Detto dell'evidente
debito con il capolavoro di Peter Weir, e detto anche che in
piena onestà qui siamo a un livello decisamente più modesto, resta
il fatto che questo Lezioni di Sogni sia un film godibile e
piacevole, forse con un taglio un pò troppo da favola a lieto fine,
che però perdoniamo volentieri visto che anche il titolo non
nasconde di voler parlare di sogni (quello italiano, ma anche quello
originale che suona come il grande sogno del calcio).
Merito della
riuscita va dato a un cast che svolge bene il suo compito, e in cui
spicca il bravo Daniel Bruhl nei panni del Professor Koch.
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