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giovedì 7 febbraio 2019

Siamo UNO e siamo Tutto (psico quantistica)






Nel 2008 un gruppo di ricercatori dell’Università di Ginevra ha lanciato due fotoni entangled dall’università fino a due paesi vicini, attraverso un tunnel quantistico in fibre ottiche che non interferiva con le singole particelle. Dopo un viaggio di quasi 18 km, si è dimostrato che cambiando lo stato di uno dei due fotoni, il suo gemello cambiava il suo stato simultaneamente. I due fotoni cambiano stato simultaneamente!!

Le particelle sono correlate, sono entangled così com’era tutto collegato al momento del big bang e ciò significa che tutto si sta ancora toccando… Lo spazio è solo l’artificio che ci da l’illusione che le cose siano distanti tra loro…

L’entanglement quantistico costituisce una difficoltà, dal punto di vista epistemologico, per la teoria quantistica, in quanto è incompatibile con il principio apparentemente ovvio e realistico della località, per il quale il passaggio di informazione tra diversi elementi di un sistema può avvenire soltanto tramite interazioni causali successive, che agiscano spazialmente dall’inizio alla fine. Ad esempio, secondo il principio di località, il mio pugno può colpire il tuo naso solo se io sono abbastanza vicino a te, o se sono in grado di mettere in moto meccanismi che, passo dopo passo, giungano fino al tuo naso.

Nel corso degli anni, tuttavia, le applicazioni di questo fenomeno non hanno fatto che confermare il collegamento esistente tra la materia tanto che l’entanglement quantistico è alla base di tecnologie emergenti come i computer quantistici e la crittografia quantistica, e ha permesso esperimenti relativi al teletrasporto quantistico.

L’entangelment ci dimostra che TUTTO è collegato. La differenza con il passato è che prima ci veniva semplicemente detto che il collegamento esisteva; attraverso un gergo tecnico come “dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali” ci veniva detto che un’azione compiuta qui ha un effetto là. I nuovi esperimenti, però, ci fanno fare un ulteriore passo avanti. Le ricerche dimostrano che possiamo usare la connessione consapevolmente e questo spalanca le porte alla possibilità di farci attingere allo stesso potere che fa muovere l’universo.

Attraverso il collegamento che unisce tutte le cose, la “sostanza” di cui è fatto l’universo (onde e particelle di energia) sembra infrangere le leggi spazio-temporali fin ora conosciute. Sebbene i dettagli sembrino fantascientifici, si tratta comunque di dati molto concreti.

Dal DNA del corpo umano agli atomi che costituiscono l’universo, gli elementi naturali sembrano scambiarsi informazioni più rapidamente della velocità della luce, cioè più velocemente di quanto Einstein avesse predetto.

http://rosaliastellacci.altervista.org

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