Nel 2008 un gruppo
di ricercatori dell’Università di Ginevra ha lanciato due fotoni
entangled dall’università fino a due paesi vicini,
attraverso un tunnel quantistico in fibre ottiche che non interferiva
con le singole particelle. Dopo un viaggio di quasi 18 km, si è
dimostrato che cambiando lo stato di uno dei due fotoni, il suo
gemello cambiava il suo stato simultaneamente. I due fotoni cambiano
stato simultaneamente!!
Le particelle sono
correlate, sono entangled così com’era tutto collegato al
momento del big bang e ciò significa che tutto si sta ancora
toccando… Lo spazio è solo l’artificio che ci da l’illusione
che le cose siano distanti tra loro…
L’entanglement
quantistico costituisce una difficoltà, dal punto di vista
epistemologico, per la teoria quantistica, in quanto è incompatibile
con il principio apparentemente ovvio e realistico della località,
per il quale il passaggio di informazione tra diversi elementi di un
sistema può avvenire soltanto tramite interazioni causali
successive, che agiscano spazialmente dall’inizio alla fine. Ad
esempio, secondo il principio di località, il mio pugno può colpire
il tuo naso solo se io sono abbastanza vicino a te, o se sono in
grado di mettere in moto meccanismi che, passo dopo passo, giungano
fino al tuo naso.
Nel corso degli
anni, tuttavia, le applicazioni di questo fenomeno non hanno fatto
che confermare il collegamento esistente tra la materia tanto che
l’entanglement quantistico è alla base di tecnologie
emergenti come i computer quantistici e la crittografia quantistica,
e ha permesso esperimenti relativi al teletrasporto quantistico.
L’entangelment
ci dimostra che TUTTO è collegato. La differenza con il passato è
che prima ci veniva semplicemente detto che il collegamento esisteva;
attraverso un gergo tecnico come “dipendenza sensibile dalle
condizioni iniziali” ci veniva detto che un’azione compiuta
qui ha un effetto là. I nuovi esperimenti, però, ci fanno fare un
ulteriore passo avanti. Le ricerche dimostrano che possiamo usare la
connessione consapevolmente e questo spalanca le porte alla
possibilità di farci attingere allo stesso potere che fa muovere
l’universo.
Attraverso il
collegamento che unisce tutte le cose, la “sostanza” di cui è
fatto l’universo (onde e particelle di energia) sembra infrangere
le leggi spazio-temporali fin ora conosciute. Sebbene i dettagli
sembrino fantascientifici, si tratta comunque di dati molto concreti.
Dal DNA del corpo
umano agli atomi che costituiscono l’universo, gli elementi
naturali sembrano scambiarsi informazioni più rapidamente della
velocità della luce, cioè più velocemente di quanto Einstein
avesse predetto.
http://rosaliastellacci.altervista.org
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