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sabato 2 febbraio 2019

V per Vendetta - Il film rivelazione che ha sconvolto una generazione

                                                 
La più coraggiosa interpretazione della fantastica Natalie Portman nel ruolo di Evey Hammond.



USA - 2005 - Regia: James McTeigue

Una delle pellicole che ha stravolto il concetto di ideale, valori e rivoluzione negli ultimi anni, segnando la generazione attuale e quelle a venire.

Tratto dall’omonimo romanzo e realizzato dai fratelli Wachowski, gli autori di Matrix, mostra la corruzione a vari livelli governativi e il modo in cui la verità viene occultata. Inoltre ci offre una visione delle intenzioni che giacciono dietro all’Ordine del Nuovo Mondo e del fatto che la sola cosa necessaria per porre fine al loro potere ed al loro controllo sia una presa di coscienza collettiva e il rifiuto di obbedire.

Il film campione d’incassi al botteghino, e non solo, porta a riflettere lo spettatore sulle conseguenze che un regime dittatoriale possa avere in una società telecomandata da chi fa il bello e il cattivo tempo. Lo fa attraverso intelligenza, cultura e passione miscelate tra di loro con pazienza e devozione. Un plauso particolare va alla sceneggiatura che è riuscita a dare ritmo e costanza ad una pellicola riflessiva che fa della sua struttura principale monologhi e dialoghi piuttosto lunghi.

In un futuro "alternativo", la Germania, vincitrice della Seconda Guerra Mondiale, ha trasformato la Gran Bretagna in un Paese nazista. "V", un misterioso rivoluzionario deciso a sconfiggere la dittatura con atti di terrorismo estremo, rapisce la giovane Evey per reclutarla per la sua causa. La ragazza, quando arriva a scoprire il passato del ribelle mascherato, decide di aderire alla sua causa e di portare avanti con lui la lotta per la libertà…

"Tratto dalla famosa graphic novel di Alan Moore e David Lloyd, 'V for Vendetta' è un 1984 pulp aggiornato all'epoca del terrorismo globale e dei poteri occulti. Uscito a puntate fra il 1981 e il 1989, il fumetto sparava le sue bordate contro le nefandezze dell'era Thatcher.
Nel film l'Inghilterra del prossimo futuro vale per l'intero Occidente opulento, sempre più arroccato e tentato dalla soppressione delle libertà individuali.

Dopo 'Matrix', i Wachowski guardano insomma ad Orwell.
Altro che Batman: questo ribelle senza volto vive in un covo un po' arca e un po' museo, zeppo di libri, quadri, sculture, oggetti d'arte e di modernariato.
Vede e rivede senza sosta 'Il conte di Montecristo' con Robert Donat. Uccide solo i membri del governo e i loro sgherri.

L'alternanza di toni gravi e buffoneschi, orridi e satirici, è una vera sorpresa. E fra tante scene d'azione si impone un'attenzione alle immagini e al loro senso nascosto (le immagini mentono, sta a noi saperle decifrare) decisamente inconsueta in un film spettacolare." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 17 marzo 2006)

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