Nat

sabato 30 novembre 2019

La Morte Non Esiste se non sotto forma di pensiero!

Pensiamo che la vita sia solo l’attività degli acidi nucleici e delle proteine? Viviamo un po’ per poi marcire nel terreno?”






La “teoria del biocentrismo”, sostenuta dal Professor “Robert Lanza, afferma che la morte come noi la conosciamo, è un’illusione creata dalla nostra stessa coscienza. Egli ritiene che è la nostra coscienza a creare l’universo, e non il contrario, e una volta che accettiamo che spazio e tempo siano solo “strumenti della nostra mente”, la morte non può esistere in alcun senso reale.

Come esseri umani noi crediamo nella morte, perché ci è stato insegnato che si muore, o più precisamente, la nostra coscienza associa la vita al corpo fisico… e sappiamo che i corpi, prima o poi, muoiono.
Quando moriamo la nostra vita diventa un “fiore perenne che torna a fiorire nel multiverso, la vita è un’avventura che trascende il nostro modo ordinario di pensare”.

La domanda che si è posto, quindi, è: la coscienza si è evoluta da complessi algoritmi o è il contrario?

Il biocentrismo è il credere che la vita e la biologia siano centrali nella realtà, e che siano queste a creare l’universo, non il contrario. Ciò suggerisce, quindi, che sono le coscienze stesse delle persone a determinare forma e dimensioni degli oggetti nell’universo.

Quello che vediamo non potrebbe esistere senza la coscienza”, ha spiegato Lanza. “La nostra coscienza ha un proprio senso del mondo”. Osservare l’universo dal punto di vista della biocentrica, significa anche considerare che spazio e tempo siano solo semplici strumenti della nostra mente. Secondo le considerazioni relative agli esperimenti di fisica quantistica, tutta la nostra esperienza sensoriale non è altro che un vortice di informazioni che si verificano nella nostra mente. Se questa concezione di spazio e tempo viene accettata, significa allora che la morte non esiste.

Va da sé che qualsiasi persona dotata di buon senso si porrebbe questa domanda: se esiste un Dio perché con qualcuno è bravo e con altri no? Indubbiamente le filosofie orientali possono rispondere alla domanda con una semplice parola: karma. Ma questo presuppone che ci siano diverse vite e non solo una. E secondo alcuni scienziati ci sarebbe la prova che le nostre vite non finirebbero mai, semplicemente perché la morte non esiste.

La morte, infine, è solo il frutto del nostro pensiero. Non esiste, probabilmente come non esiste tutto il resto.
La morte, in pratica, non esiste se non sotto forma di pensiero. Siccome siamo abituati a identificarci attraverso il nostro corpo, quando esso non ci sarà più (pensiamo) noi svaniremo nel nulla. Ma le prove dimostrano il contrario: il nostro corpo – quando è in vita – riceve una sorta di segnali esattamente come fa un decoder per trasmettere le nostre trasmissioni preferite. Quindi ovunque saremo – o qualunque corpo avremo dopo – tali segnali ci accompagneranno sempre.




https://www.fisicaquantistica.it/

Nessun commento:

Posta un commento