Attraiamo per risonanza ciò che vibra alla nostra frequenza.
Non c'è vera ricchezza se il nostro spirito non la sa gestire e non la sa vivere.
Deepak Chopra ci
mostra come raggiungere successo vivendo in armonia con i
sette principi naturali che regolano l'universo.
Secondo Chopra,
infatti, il successo non si esaurisce nella componente materiale
della nostra esistenza. Al contrario,
occorre trovare una via alternativa all'ambizione e all'iper-lavoro
per raggiungere l'armonia e l'appagamento alla base del benessere
psicofisico.
L’origine di tutta
la creazione è la pura coscienza, la potenzialità pura, in
non-manifesto che tende a trasformarsi in manifesto.
Quando l’uomo
comprende che il Sé è fatto di potenzialità pura, egli entra in
sintonia con la forza che rende manifesta ogni cosa nell’Universo.
L’Universo si basa
su uno scambio dinamico, il dare e il ricevere rappresentano due
aspetti diversi del suo flusso energetico.
Con la disponibilità
a donare ciò che cerchiamo, assicuriamo alla nostra esistenza
l’abbondanza dell’Universo.
Ogni intenzione e
ogni desiderio, racchiudono in sé il meccanismo per realizzarsi.
L’intenzione e il desiderio nel campo della potenzialità pura sono
caratterizzati da una forza organizzativa infinita.
E quando
introduciamo un’interazione nel terreno fertile della potenzialità
pura, induciamo questa forza a operare per noi.
Tutto nell’universo
è energia e informazione e risponde alla coscienza che sottende
tutto il creato. Attraiamo per risonanza ciò che vibra alla nostra
frequenza. Per manifestare la realtà desiderata abbiamo due
strumenti da poter utilizzare: l’attenzione e l’intenzione.
L’energia infatti segue l’attenzione, nutriamo energeticamente
ciò su cui concentriamo la nostra attenzione. L’intenzione,
invece, è il motore del desiderio attraverso il quale si innesca la
trasformazione dell’energia che porterà alla manifestazione della
realtà desiderata.
Nel distacco dalle
cose risiede la saggezza dell’incertezza. Nella saggezza
dell’incertezza risiede la libertà dal passato, dal conosciuto,
dalla prigione del condizionamento del vissuto.
Ed entrando
volontariamente nell’ignoto, nel campo delle possibilità infinite,
ci abbandoniamo alla mente creativa che dirige la danza
dell’universo.
Dobbiamo liberarci
dall’attaccamento del risultato finale. Distaccarci dal
raggiungimento dell’obiettivo permetterà ad esso di manifestarsi
più velocemente. Al contrario, rimanendo attaccati al risultato, si
alimenterà la paura e l’insicurezza di non raggiungerlo e se ne
ostacolerà la manifestazione.
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